Fringe benefits esenti da tasse e contributi fino a 3.000 €

Uno strumento per le aziende che vogliano aiutare i lavoratori ad affrontare il caro vita 2022, a costo limitato.

di Nicoletta Manfredi

Il Consiglio dei ministri, nella seduta n. 4 del 10.11.2022, ha approvato il Decreto Aiuti Quater, il cui art. 12 - Misure Fiscali per il Welfare Aziendale - ha disposto l’estensione da 600 a 3000 € della soglia di non imponibilità fiscale e contributiva dei c.d. fringe benefit, beni e/o servizi erogati dalle aziende ai lavoratori. Tali erogazioni possono essere anche ad personam, senza necessità di accordo aziendale.

Soggetti beneficiari

Benefit rientranti nella disposizione

Nella disposizione rientrano tutti i fringe benefit erogati entro il 12/01/2023. Per fringe benefit si intendono tutti i beni e/o servizi erogati dalle aziende ai lavoratori, tra cui ad esempio:

Il vero nucleo della norma in esame, tuttavia, è rappresentato dall’inclusione nel novero dei benefit detassati dei rimborsi ai lavoratori per le spese affrontate per pagare le utenze domestiche di acqua, energia elettrica e gas. Affinché tali rimborsi rientrino nel campo di applicazione della norma è necessario il rispetto dei seguenti requisiti:

Due precisazioni:

Conguagli

I datori di lavoro, entro il mese di dicembre, sono tenuti ad effettuare apposito conguaglio fiscale e contributivo in busta paga a favore dei lavoratori per i quali, in virtù della nuova soglia di non imponibilità, il valore delle erogazioni ricevute non risulterà più superiore al limite stabilito per l’esenzione, precedentemente pari a 600 €.

Lo spunto è buono, il tempo per usufruirne e stanziare i fondi per le aziende non molto. Si resta in attesa di misure simili (magari più strutturali) a sostegno del reddito nel prossimo 2023.